Il film racconta dell’accoglienza, la solidarietà e l’indignazione di una rete sociale rispetto a un recente caso di violenza da parte della polizia e dello Stato: una bambina di due anni, Mawda Shawri, sorella di Hama, figlia di Phrast e Shamden, nel 2018 è stata uccisa da un agente di polizia belga durante un controllo alla frontiera su un’autostrada centrale del Belgio.
Belgio, 80 minuti, 2024
Festival: Berlin International Film Festival/ Ghent Film Festival
Produzione: Visualanctis, Steven Dhoedt, Robin Vanbesien
Ambientazione: Belgio
Regia: Robin Vanbesien
Sceneggiatura: Robin Vanbesien
Fotografia: Diren Agbaba, Robin Vanbesien
Montaggio: Robin Vanbesien
Suono: Boris Debackere, Thomas Ferrando
È un artista, regista e ricercatore. Nel suo lavoro esplora le intricate reciprocità tra poetiche artistiche e pratiche sociali. Collabora con i movimenti di base di emancipazione, esplorando il linguaggio cinematografico come spazio di aggregazione sociale e di impegno politico. Nel 2020, Vanbesien ha co-fondato The Post Film Collective, che esplora il cinema come una forma di assemblea comunitaria. Under this words (Solidarity Athens 2016) (2017) e The wasp and the weather (2019) sono stati presentati in anteprima al Cinéma du Réel. Il suo ultimo film Hold on to her (2024), un documentario sulla solidarietà in risposta alla violenza della polizia, è stato selezionato per il Berlinale Forum Expanded.
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