Dietro la perfetta facciata Instagram di Brandy Melville, uno dei marchi di abbigliamento di riferimento per le ragazze statunitensi, si nasconde una cultura incredibilmente tossica che sembra essere la norma all’interno dell’industria globale della fast fashion: sfruttamento, razzismo e modelli estetici irraggiungibili. Girato in parte a Prato, è un reportage che espone i danni all’ambiente e il sistematico sfruttamento degli “addetti ai lavori” per il marchio così amato tra le ragazze. Un marchio e un’icona fashion che non fa che aumentare la frustrazione e l’insicurezza delle adolescenti, con taglie improponibili che starebbero meglio a una bambola che non a una persona in carne e ossa.
USA, 91 minuti, 2024
Produzione: HBO Documentary Films, Lightbox
Regia: Eva Orner
Sceneggiatura: tratto da un articolo di Kate Taylor
Fotografia: Nick Higgins
Montaggio: Claire Didier
Musica: Cornel Wilczek
Il film è disponibile anche su Sky Documentaries
Eva Orner è una regista e produttrice australiana di fama internazionale, vincitrice di un Premio Oscar per Taxi to the Dark Side. Conosciuta per i suoi documentari investigativi, affronta temi sociali, politici e ambientali di grande impatto. Tra i suoi lavori più noti ci sono Chasing Asylum e Burning, che denunciano le politiche migratorie australiane e la crisi climatica. Le sue opere, spesso distribuite su piattaforme come Netflix e HBO, sono apprezzate per la loro capacità di sensibilizzare il pubblico a problematiche globali. Orner è una delle voci più potenti e influenti nel documentario contemporaneo.
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