Sergione, tatuatore cinquantenne di 260 Kg, ha vissuto tutta la vita a Palermo, nel quartiere popolare di Bosco Grande. E’ uno dei punk leggendari della città, in rivolta contro la cultura borghese e mafiosa degli anni Ottanta. Trent’anni dopo, Sergio è ancora là: seduto davanti alla porta della casa materna, a bere e scherzare con gli amici del quartiere. Con il corso delle stagioni, pero’, la sua situazione di salute peggiora. Per salvarsi la vita, Sergio deve andare in un centro specializzato per super obesi, da cui scappa appena un mese dopo. Di ritorno a Bosco Grande, fedele al suo mantra punk «live fast – die young», sprofonda nella spirale delle sue dipendenze.
Italia, Francia, 75 minuti, 2024
Festival: Giornate degli Autori, Mostra del Cinema di Venezia.
Produzione: France Télévisions, Wendigo Films
Ambientazione: Italia
Regia: Giuseppe Schillaci
Sceneggiatura: Giuseppe Schillaci
Fotografia: Federico Cammarata, Eugenio De Rosa
Montaggio: Felice d‘Agostino
Suono: Mirko Cangiamila
Vive a Parigi, dove lavora come regista e autore cinematografico. È membro di Euro doc e ha realizzato film documentari e cortometraggi presentati nei Festival internazionali, tra cui The Cambodian Room – Situations with Antoine D’Agata, in co-regia con Tommaso Lusena de Sarmiento (2009 Premio della Giuria del TFF), il cortometraggio di finzione Zabut (2021) vincitore del premio miglior film al Festival Courts en Flèche. Giuseppe Schillaci è anche autore letterario e il suo primo romanzo, L’anno delle ceneri è stato candidato al Premio Strega e finalista al Premio John Fante. Nel 2022 realizza Il Modernissimo di Bologna, selezionato al Torino Film Festival e Premio Miglior Film al PriMed di Marsiglia.
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