Caterina D’Amico, nata a Roma, si autodefinisce una veterana del cinema. Per vent’anni è stata Preside della Scuola Nazionale di Cinema del Centro Sperimentale di Cinematografia.
Dal 1996 al 2000 ha collaborato con Martin Scorsese, in qualità di produttore associato, a tutte le fasi della realizzazione del documentario sulla storia del cinema italiano “My voyage to Italy”.
Nel 1998 è stata Socio Fondatore della Fondazione “Théatre des Italiens”, di cui è stata Presidente fino al 2002.
Dal 2007 al 2010 è stata Amministratore Delegato di Rai Cinema. Dal 2011 al 2014 è stata Direttore della Casa del Cinema di Roma. Dal 2013 al 2016 è stata Presidente dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico”. Attualmente dirige a Firenze la Collezione e l’Archivio Franco Zeffirelli, ed è il responsabile scientifico dell’Archivio Luchino Visconti, dell’Archivio Vera Marzot e dell’Archivio Piero Tosi, conservati a Roma presso la Fondazione Istituto Gramsci.
Ivelise Perniola insegna Storia del Cinema e Cinematografia Documentaria presso l’Università degli Studi Roma Tre. È co-direttrice dal 2018 della rivista “Agalma. Rivista di studi culturali” (Mimesis). Ha pubblicato le seguenti monografie: Jean-Luc Godard. Fino all’ultimo respiro (2022), Gillo Pontecorvo o del cinema necessario (ETS, 2016), “L’era postdocumentaria” (2014), “L’immagine spezzata – Il cinema di Claude Lanzmann” (2007), “Oltre il Neorealismo – Documentari d’autore e realtà italiana del dopoguerra” (2004), “Chris Marker o del film-saggio” (2003 – seconda edizione aggiornata 2011). Ha pubblicato numerosi saggi sul cinema documentario italiano e internazionale.
Nato a Torino nel 1977, diplomato in montaggio presso il Centro Sperimentale di Cinematografia, ha collaborato con Nanni Moretti, montando alcuni dei suoi documentari (“Il diario del caimano”, “L’ultimo campionato”). È uno dei fondatori del Piccolo Cinema a Torino e, assieme a Gabriele Borghi e Pierpaolo Filomeno, uno degli autori del podcast “Montatori Anonimi”. Tra gli ultimi film cui ha collaborato: “EXPRMNTL” (2016) di Brecht Debackere, vincitore del Prix du Film sur l’Art al Brussels Art Film Festival, “Stories from the chestnut woods” (2017) di Gregor Božič, vincitore del Premio al miglior film e al miglior montaggio al Festival del Cinema Sloveno 2019, “Don’t forget to breathe” (201), di Martin Turk, Premio al miglior film al Festival del Cinema Sloveno 2020, “Restless” ( 2023) di Elmar Imanov.
Nira Burstein è una giovane regista pluripremiata residente a New York City. Nel 2021 è stata eletta come una delle “25 Facce Nuove” del cinema indipendente americano da Filmmaker Magazine. Il suo debutto nel cinema documentario è avvenuto con “Charm Circle”, raccomandato dalla critica del New York Times e trasmesso in anteprima su Criterion Channel. “Charm Circle” è stato in concorso in festival di tutto il mondo, tra cui DOC NYC dove ha vinto il Premio Speciale della Giuria al concorso Metropolis, ha vinto il premio come miglior film internazionale del Rome International Documentary Festival 2022. Il suo lavoro è stato sostenuto dalla Jerome Foundation, da Women Make Movies e da Jewish Story Partners. Nira attualmente sta sviluppando nuovi progetti, sia di finzione che documentaristici.
Nato a Ischia nel 1958, ha frequentato i corsi regia documentaria presso gli Ateliers Varan di Parigi. Dopo aver realizzato numerosi documentari (tra cui “Prove di Stato”, “A scuola” “Odessa” coregia con Bruno Oliviero e “Cadenza d’inganno”) nel 2011, esordisce nella finzione con “L’intervallo” (prix Fipresci alla Mostra del cinema di Venezia e il David di Donatello). Il suo secondo film “L’intrusa” è presentato alla Quinzaine des réalisateurs à Cannes. “Ariaferma” del 2021 è in selezione ufficiale – Fuori Concorso – alla Mostra del cinema di Venezia e ottiene il David di Donatello alla migliore sceneggiatura
Alterna la sua attività di regista con quella di formatore in numerose scuole di cinema in Italia e all’estero.
Marco Bertozzi fa parte di quel gruppo di autori che, negli ultimi anni, ha contribuito alla rinascita del documentario italiano, unendo all’attività autoriale un forte interesse storico-teorico e di promozione culturale. Professore ordinario di Cinema, fotografia e televisione all’Università IUAV di Venezia, ha insegnato all’Universitè Paris 8 e al DAMS di Roma3, al Centro Sperimentale di Cinematografia, alla Scuola Volonté di Roma, alla Zelig di Bolzano e al CISA di Locarno. Storico del cinema e saggista, ha pubblicato diversi libri sulla storia del cinema italiano e sulla cultura del documentario. Ha curato mostre sul cinema italiano in Italia e all’estero e fatto parte, con Studio Azzurro, dell’equipe che ha progettato il Fellini Museum di Rimini. Fra i suoi film, premiati in festival nazionali e internazionali: Appunti romani (2004), Il senso degli altri (2007), Predappio in luce (2008), Profughi a Cinecittà (2012), Cinema grattacielo (2017), Le storie che saremo (2020, in equipe con altri). Nel 2022 ha meritato il Premio del Ministro della cultura per la critica d’arte assegnato dall’Accademia nazionale dei Lincei. Dal 2023, con Alina Marazzi, dirige Unarchive Found Footage Fest, il primo festival italiano dedicato al riuso creativo delle immagini d’archivio.
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